venerdì 28 ottobre 2016

i Berkshires e la neve

Certo devo ancora scrivere dei post-flash sulle tappe dei giorni scorsi, dopo Newport ci sono state Cape Code, Boston, Salem, Concord e anche se con un'aria frizzante il sole ci aveva quasi sempre accompagnati, ma stamani la sorpresa della neve e non potevo non parlarne subito. Siamo nei Berkshires, rinomata regione di verdi colline e campagne coltivate del Massachussets; ci siamo venuti perché con questa natura rigogliosa, alberi e boschi, la tavolozza dei colori autunnali, il "foliage" come dicono loro, doveva essere particolarmente ricco. Ma quale "foliage" d'Egitto, quali fantomatiche gradazioni di rossi e verdi e gialli e marroni, qui oggi è tutto BIANCO perché NEVICA e dire che ieri notte c'era un cielo stellato!!!.
la cittadina universitaria di Williamstown sede del prestigioso William College di arti liberali

E chi lo dice che la neve è bella? Certo se sei in montagna per sciare o se te ne puoi stare in casa al calduccio, ma da turista che va in giro a vedere....lasciamo perdere. Necessariamente tra freddo e neve oggi siamo andati in giro per musei, ce ne siamo sparati tre, uno più bello dell'altro e ne scriverò, ma ho la testa in fumo e anche la sindrome di Stendhal. Per fortuna il colore ce lo ha portato la magnifica retrospettiva dei disegni murali di Sol LeWitt vista al MASS MoCa di North Adams, immensa "galleria d'arte" sorta nell'area e nella struttura dell'ex stabilimento della Sprague Electric Company chiuso nel 1985. 25 edifici fra cui i 5 hangar espositivi che abbiamo visitato oggi e poi laboratori artistici, centri per performance, gallerie, spettacoli teatrali, documentari; un vero polo culturale.



giovedì 27 ottobre 2016

Newport

Probabilmente sono una snob, ma devo ammettere che Newport mi è piaciuta tanto tanto e parafrasando arbitrariamente Baudelaire mi viene da scrivere che vi si respira un'aria  "lusso, calma e voluttà". Lusso, perché se si percorre la Bellevue Avenue, bellissimo viale alberato o la Cliff Walk, passeggiata lungo l'oceano, si vedono e si possono visitare delle proprietà incredibili, les "Mansions" dei Vanderbilt, di banchieri, uomini d'affari, miliardari di New York che a fine '800 hanno scelto Newport come loro buen retiro estivo. Ville che abbiamo visitato come si visitano Versailles o i castelli della Loira. Ero ammirata dalla bellezza di tante opere e nel contempo scandalizzata che si sia potuto vivere in un tale lusso.  
"Breakers": appartenuta a Cornelius Vanderbilt II. 70 stanze in stile rinascimentale italiano 

"Marble House" costruita nel 1892 per William Vanderbilt, fratello minore di Cornelius II

Calma, perché soprattutto a fine ottobre, la cittadina è moderatamente animata, atmosfera da fine estate, silenzio per le strade, solo il rumore delle onde, o quasi. E' periodo di Halloween, frammiste a fiori e composizioni di ogni genere, le zucche regnano sovrane.
Voluttà, perché l'oceano con la sua maestosità, i pontili gremiti di barche, le vecchie case colorate di legno, i negozi che sembrano vendere solo articoli di mare e di pesca, i ritmi lenti, tutto sembra concorrere al piacere di godersi la vita. 







lunedì 24 ottobre 2016

Mystic

Da New Haven e continuando lungo la costa si arriva a una cittadina piccola piccola che si chiama Mystic e che si trova sul fiume Mystic. Luogo certamente pacifico e tranquillo, ma quanto al nome "mistico" vai a sapere perché. Guy ci ha portate qua perché a partire dal XVII° secolo, il villaggio di Mystic si è talmente sviluppato fino a diventare un florido polo dell'industria baleniera e uno dei grandi porti di costruzione navale della East Coast. La guida racconta che a metà '800 i cantieri di Mystic varavano velieri oceanici, cannoniere e mercantili.
Molte di quelle imbarcazioni che solcavano mari e oceani venivano fabbricate nel George Greenman & Co Shipyard, l'attuale sede del Mystic Seaport Museum di cui sto mostrando alcune foto. Questo ex-cantiere navale divenuto museo con 60 edifici storici che mostrano le varie attività legate al mare, ( carpenteria, corderia, varo delle navi, operazioni di salvataggio etc...) e diversi tipi di navi, è la ricostruzione di un intero villaggio di cacciatori di balene nel New England. Adesso i grandi cetacei sono specie protetta (non so se tutti i paesi hanno firmato la convenzione) ma in un filmato molto interessante all'interno del museo, si parlava di due milioni di esemplari uccisi nel passato.  
Bellissima una sala con una collezione di polene, incredibile scoprire quanti potevano essere gli usi a cui si prestava una balena, olio, grasso, pelle, ossa, e che dimensione di ossa.......


Siamo anche saliti sulla Charles W Morgan, costruita nel 1841, l'ultima baleniera di legno esistente al mondo che ha già smesso la sua attività da un bel po' di anni e che adesso è in cantiere per restauri. 
Non siamo andati per mare e di balene vere non ne ho viste, ci siamo accontentati di un bellissimo disegno dei bambini





sabato 22 ottobre 2016

New Haven e l'Università di Yale

 Da New York verso New Haven percorrendo la "Merritt Parkway" storica e panoramica autostrada proibita ai camion nel Fairfield County in Connecticut. Alberi e colori come in un quadro impressionista.

Il Green di New Haven, la centrale immensa piazza-parco che rappresenta il cuore della città 

edifici e "la torre" di Yale. Il campus universitario riempie praticamente tutta la città

Terrazzo della favolosa Yale University Art Gallery: in fondo "L'air" 1938 di Aristide Maillol; al centro "Draped Seated Woman" 1957-58 di Henry Moore 

gli espressionisti tedeschi alla Art Gallery. Da sinistra:  Karl Schmidt- Rottluff  "Brown Girl" circa 1921-23 Olio su tela.    Alexei Jawlensky  "Head" circa 1912-13  Olio

Altro maestoso edificio del campus universitario. Mi sembrava di essere ad Avignone al Palazzo dei Papi

Beinecke Rare Book & Manuscript Library. Sempre all'interno di Yale una costruzione incredibile all'esterno come all'interno del 1963 per la conservazione di manoscritti rari:  un cubo senza finestre dai muri fatti di marmo per attenuare gli effetti nocivi della luce.