venerdì 13 marzo 2009

India: L' oceano è ingordo

Finalmente risolto l'enigma del peso. E' vero che mangio poco, ma è altrettanto vero che faccio pochissimo. Quante calorie può consumare il muscolo di una lingua che viaggia a mille all'ora in un corpo che passa dalla sedia per le partite di burraco all'amaca per riflettere sul mondo, dal lettino di Shopana a qualche bracciata in piscina? Finalmente mi sono messa il cuore in pace e ieri sera mi sono fatta un bel piattone di noodels con le verdure.
Sul nostro letto matrimoniale troneggia una bella zanzariera bianca. Patrizia l'adora perchè trova che fa molto coloniale, io invece soffro di claustrofobia e mi disturba. Appurato dopo due sere che qui di zanzare non c'è nemmeno l'ombra, ho proposto di toglierla. Non se ne parla neanche, durante il soggiorno Patrizia si è letta L'amante della Duras, e l'atmosfera coloniale, appunto, con annessi e connessi le ha dato alla testa, peccato che accanto a lei non ci sia il bel cinese, ma la sottoscritta che russa. Abbiamo trovato un compromesso e la situazione attuale è la seguente: la zanzariera troneggia solo sulla meta' del letto.
Shopana ha pensato al mio mal di schiena. Con le sue piccole ed agili mani ha mescolato polvere magica,olio ed acqua, ne e' uscito un impasto tipo pongo. Ne ha modellato un cerchio che mi ha centrato sotto il fondo schiena e lo ha riempito di olio caldo, io piazzata sopra. beh, devo dire che la fantasia ayurvedica non finisce di stupirmi.
abbiamo ricevuto visite. Viviana Condemi ci ha fatto un'improvvisata. elegantissima con una sciarpa fatta dalle sue amiche tessitrici e pantaloni assortiti, anche vestita da indiana aveva quel tocco di gusto che solo le italiane hanno e scusate il campanilismo. ci ha raccontato un po' di lei, del perche' delle sue scelte, di certe sue risposte finalmente trovate nella teosofia. e' carina, gioviale, ormai indiana sorride e ride molto, comunica una grande serenita'. e se mi trasferissi anch'io, che fa, smetto di essere una rompicoglioni tormentata?
eureka, finalmente dopo trattative estenuanti al computer e di viva voce con vari driver, abbiamo trovato il nostro uomo e la nostra macchina. verra' a prenderci qui il 17 mattina alle 9 e comincera' infine il nostro periplo on the road per il sud del Kerala. Si chiama Ravi, poco fascino e tanta ciccia, ma si presenta bene e ci e' stato raccomandato da dahnuta, l'amica di simone che ci ha prenotato il soggiorno qui, in qualche modo una garanzia. va bene che patrizia ed io siamo discretamente intraprendenti, ma non siamo piu' delle ragazzine e qualche certezza non fa male.
Ieri sera il rumore dell'oceano era terribile, onde colossali, nuda a letto in certi momenti avevo quasi paura, l'impressione che l'acqua giungesse fino a me. E se qui arriva lo tzounami e mi trova tutta nuda ciccie al vento che figura ci faccio? sono subito corsa a mettermi la camicia da notte e non so perche' Patrizia si e' messa a ridere come una matta, del tipo arriva la rivoluzione e non ho niente da mettermi.
L'oceano in questi giorni e' stato molto ingordo. Si e' divorato tutta l'immensa spiaggia, dovunque solo acqua, situazione da Arca di Noe', giusto per pensare un poco anche al mio maestro. Pare che l'oceano faccia cosi' quando c'e' la luna piena. Giornate difficili per i pescatori che non possono uscire in mare e che scavano dei canali nei pochissimi punti sabbiosi per far defluire l'acqua. Difficile anche per i venditori ambulanti, no beach, no tourist, no bisiness. Se ne stanno tutti appollaiati su un grande scoglio proprio sotto il nostro resort come pinguini sulla banchisa, aspettano e guardano in alto, ci salutano con le mani, fanno gesti. Io sto sorseggiando un herbal coffee sulla terrazza dove si fa colazione, a 20 metri da loro in linea d'aria, fra noi il cancello di legno con guardiano accanto che fa da confine tra i nostri due mondi. Mi e' venuto da piangere, loro, il cancello, noi, un flash cosi' emblematico e chiaro nella sua semplice chiarezza. Ognuno ha un suo posto, questo ormai comincio a capirlo e ad accettarlo, e per fortuna non siamo tutti uguali, ma mi piacerebbe che ognuno potesse avere almeno la liberta' di accedere al mondo degli altri, non e' cosi', io posso varcare quella porta, loro no. Forse pero' non lo vogliono nemmeno, non so piu'. Stamani magicamente la spiaggia e' rispuntata, io rifaccio tranquillamente la turista, loro mi vendono i loro parei. Decisamente la natura, il mondo sono a noi incomprensibili, ma c'e' una continuita', una fedelta' in questo misterioso evolversi delle cose che in fondo comincia a rassicurarmi.
con amore da sara.

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