domenica 8 marzo 2009

Kerala: I trattamenti

In realta' avevo completamente sottovalutato il posto ed il suo significato; credevo di venire in una spa a carattere estetico- mondano e invece no, e' come se fossi ad Abano, Salsomaggiore o Acqui Terme, qui si fanno delle cure, sono faticose ed impegnative. Altro che superfiga supercazzola, per il momento sono un cesso spaventoso, alla sera mi infilo una camicia a caso ed il massimo della mondanita' e' giocare a burraco con Patrizia nel giardinetto davanti al nostro cottage ( vince sempre lei, ma io si sa saro' fortunatissima in amore). Chissa', forse sto eliminando le tossine ( fumo all'aperto di staforo ma qui sono tutti saggi), forse come l'araba fenice dalle mie cicce lombarde spuntera' improvvisamente un cigno.

Alle 2 meno dieci arriviamo al centro terapico. Ogni giorno il dottore ci fa entrare nella sua stanza e ci interroga, come ci sentiamo? abbiamo dormito bene? abbiamo fatto la cacca? Se si quante volte? Potere degli orifizi! ( per quanto mi riguarda benedico ogni giorno quel cubetto di fichi di "frutta e fibre" perche' senno' ciccia). Poi con uno strumento che sembra uscito da un museo archeologico ci misura la pressione, ogni giorno piu' bassa, ma pare che sia normale, e ci tasta il polso. Finalmente Shopana, il mio angelo palpatore viene a prendermi ed andiamo nella nostra stanzetta. Qui ci sono tre postazioni: sgabello, materassone per terra, un tavolo enorme di legno con materasso sopra. Shopana accende incensi vari, congiunge le mani recitando qualcosa ,mi tocca con erbette piedi, polsi, fronte e cuore e poi si comincia, quasi ogni giorno diverso, secondo il programma stabilito nella mia scheda.
Sullo sgabello ti massaggia la testa e la cervicale, poi materassone per terra. Dal bambu' che fa da soffitto scende un anello, lei ci attacca una lunga asciugamano cui si attacca con la mano, mentre col piede opposto ti massaggia. Se non fosse che Shopana e' alta un metro e quaranta penserei a tarzan attaccato ad una liana. Il piede lavora costante, regolare, energico su e giu' per il tuo corpo. Si passa poi al letto, ogni volta mezzo litro di olio e via. Non sono massaggi goduriosi, ma curativi. si finisce sullo sgabello, ti mette sale e pepe e non solo quale altro condimento sulla testa, te la avvolge in turbante e poi ti congeda dandoti un bottiglione nero schifoso da bere.
Dopo due giorni cosi', si cambia: Utortanan, primo massaggio dimagrante " bagno di polvere", arriva anche Suja' , l'altro mio angelo custode,con un pentolone e un sacco di polvere d'erba. accende la bombola, mette la polvere e fa riscaldare: sdraiata sul lettino a gambe larghe io sembro Cristo in croce, con rispetto parlando. Mi buttano la polvere calda dappertutto e poi, pronti via, su e giu fanno andare le mani, penso alle donne che lavano i panni nelle assi di una volta, con quel movimento di sfregamento regolare dei panni. appena la polvere si raffredda, altra bollita e si ricomincia. chissa', forse dovrei dimagrire per sfregamento?

Shirowatti: dopo lo sfregamento dimagrante, Suja' prepara tre lunghe bande di cotone, ci spalma sopra vai a sapere cosa e te le avvolge tutt'intorno alla testa. Shopana costruisce con le sue abilissime mani e bande di cotone una specie di imbuto e te lo piazza sulla testa e poi, indovina indovinello? Pentolone di olio caldo. Mentre fai l'imbuto vivente, arriva il dottore e ti controlla la pressione. Quel pomeriggio li' sono uscita che ero sfatta, mi sembrava d'aver avuto tutto il mondo sulla testa.

Bagno d'olio, non mi ricordo il nome sanscrito: arriva una terza donna Mini con quattro pentole. Shopana e Suja' tolgono il materasso del lettino che diventa tutto legno con i bordi come la tolda di una nave. Mini mette in mezzo alle mie gambe una alla volta il pentolone di olio caldo che lei provvede a far bollire davanti a te. Con delle bande di cotone che hanno preparato davanti ai tuoi occhi e che tengono nella mano stretta a pugno con il pollice rivolto verso il basso, gli angeli custodi intingono le mani nell'olio e poi col pollice sospeso ti percorrono il corpo, insistendo nelle giunture, ginocchi e punti piu' dolorosi. Dal pollice scende un filo d'olio caldo. Non e' difficile, poi l'ho fatto anch'io facendole ridere un sacco. Francamente mi sono sentita un' IMMENSA PATATINA FRITTA, stiamo parlando grosso modo di 6 litri d'olio che vanno su e giu', non scherziamo, e' anche un'operazione di equilibrismo non scivolare giu' dall'alto del lettino.

Shirodhara: oh, finalmente quello che avevo visto sulle riviste delle vacanze di sogno. dunque, sdraiata sulla tolda, fascia intorno alla testa,altezza occhi, sopra di te un pentolone tipo polenta pieno del solito olio, con un buchino,fa scendere un filo d'olio che il tuo angelo dirige da sinistra a destra e viceversa sulla tua fronte. Qui, sono veramente andata in pappa e Shopana mi ha detto che ho ronfato della grossa, ma pare che tutti. tornata in camera, mentre Patrizia e' arzilla come un'aquila, io ci ho messo due ore per trovare la forza di fare due passi. probabilmente e' perche' ho il cervello pieno di stronzate

queste le cose provate finora, ma altre esperienze pare ci attendano, come il "purgation day" che ci aspetta domani, si salvi chi puo'. per un mese dopo il mio ritorno voglio vedere solo margarina solida.

vi voglio bene un sacco e mi da' gioia poter condividere con voi quest'esperienza cosi' particolare!!! sara

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