lunedì 12 novembre 2012

Frank Lloyd Wright in Giappone

L'americano Franck Lloyd Right (1867-1959), uno dei più grandi architetti del XX° secolo, con Le Corbusier, Gropius, Mies van der Rohe e Alvar Aalto pilastro del Movimento Moderno in architettura,  è ben conosciuto in Giappone dove nel 1916 ha già creato l'Hotel Imperial a Tokyo e dove si esprimerà con altre commesse. Nelle vicinanze di Kobe visitiamo la Yodoko Guest House progettata nel 1918,  attualmente  un albergo, che originariamente è stata concepita come residenza per la famiglia Yamamura, importanti produttori di Saké. La casa è stata poi realizzata nel 1924 da allievi di Wright, Arata Endo e Makoto Minami dopo che il maestro era già rientrato in America.
Incredibile la cura di ogni dettaglio negli esterni come negli interni,  mobili e decorazioni comprese: Evidente l'influenza della secessione viennese e di Otto Wagner in particolare, l'uso della pietra porosa ed elaborata, chiara pure l'applicazione di quella " architettura organica" integrazione cioè del costrutto con l'ambiente esterno circostante,  studiato equilibrio tra elementi artificiali prodotti dall'uomo e l'ambiente naturale del sito, idee in piena sintonia con la sensibilità giapponese che il maestro americano sintetizzerà magistralmente nella realizzazione di quella sua celeberrima Casa sulla Cascata (Fallingwater House) del '36 in Pennsylvania. E su un vecchio articolo di giornale dell'epoca nella bacheca della Yodoko Guest House leggo: "l'architetto americano crea case che abbracciano la natura giapponese".

Interessante anche la visita  alla Mukogawa Women's University, edificio del 1930 originariamente l' Hotel Koshien  firmata dal pupillo giapponese di Wright Arata Endo, lo stesso collaboratore della Guest House precedente. Anche qui elementi art nouveau e art déco si fondono con elementi culturali giapponesi, l'effetto risulta però talvolta troppo carico, strepitoso invece il giardino. La struttura funziona ora come campus studentesco e università di architettura per sole donne, (nella hall centrale c'erano delle maquette preparate dalle studentesse) e anche come università per la terza età, difatti abbiamo assistito ad una lezione di musica.

La seconda realizzazione di Wright l'abbiamo visitata negli ultimi giorni di ritorno a Tokyo alla fine del nostro periplo per il Giappone.  Myonichikan, " The school of free spirit", o "The house of Tomorrow" come sta scritto nel dépliant di presentazione. 

Di nuovo una scuola, dalle elementari a fine liceo per sole donne iniziata nel 1921 e firmata dall'architetto americano sempre con la collaborazione del giapponese Arato Endo.  Fortunatamente Myonichikan è uscita illesa nel 1923 dal grande terremoto nel Kanto e dalla guerra del Pacifico. Il luogo è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità nel 1997. 
Curioso notare come nelle costruzioni  molto più recenti accanto all'edificio Wright e che non c'entrano nulla con l'architetto americano e la sua scuola, le finestre abbiano comunque un certo sapore. Si vede che aleggia comunque lo spirito della bella architettura.

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