martedì 24 maggio 2011

Trento, città per la pace 2011

L'ho sicuramente già scritto, mi considero molto fortunata perché da lunghissima data ho delle amiche vere su cui posso contare; in momenti difficili, che notoriamente non mancano a nessuno, il loro caloroso sostegno mi è stato prezioso e poi  ho sempre profondamente creduto nell'amicizia, senza bisogno che il sociologo Alberoni ci filosofeggiasse sopra!!!!

 Per esempio c'è Paola che fa la docente universitaria di design d'interni ed è una grande esperta di biblioteche, ne ha progettato la ristrutturazione di una quarantina in tutta Italia. Nel fine settimana doveva partecipare ad un convegno sull'argomento a Trento ed io non potevo certo... lasciarla sola, week-end ricco, mi ci ficco!
Non me lo ricordo più quando e se ci sono già stata, ma complice il sole ed una leggera brezza che hanno il potere taumaturgico di rendere tutto ancora più bello, ho apprezzato con stupore questa tranquilla città di provincia col fiume e la passeggiata sugli argini, una corona di montagne intorno, antichi palazzi signorili e nobiliari restaurati, vicoli puliti e pieni di fiori, tanti giovani in giro per strade e caffè perché ci sono molti istituti universitari e non solo la prestigiosa facoltà di "sociologia".

Naturalmente i soliti marchi della globalizzazione, ma anche la vecchia sartoria, il droghiere, le osterie con strozzapreti, polenta, porcini e un bel bicchiere di bianco.  Come in molte medie e piccole città italiane, l'impressione insomma è quella di un microcosmo a misura d'uomo dove piedi e biciclette sembrano più preziosi delle quattro ruote, dove le cose funzionano e la qualità del vivere si intuisce buona.

Trento ha una lunghissima storia dietro di se, perché nel cuore delle Alpi era al centro di una delle più antiche vie di comunicazione tra l'Europa Centrale ed il Mediterraneo, punto di incontro e di cerniera tra la civiltà italiana e quella germanica; dalla  Tridentum romana alla città moderna di oggi  sono sfilati molti secoli, per quasi ottocento anni (1027-1803) è stata capitale di un principato del Sacro Romano Impero ed anche il teatro del più lungo e controverso Concilio Ecumenico della storia della Chiesa (1545-1563) che poi tanto ecumenico non lo è stato perché ha sancito il definitivo scisma con Lutero ed il mondo protestante e dato l'avvio alla Controriforma. Resti archeologici, palazzi, torri, castello, mura, antiche chiese testimoniano con le loro architetture di questo lungo cammino, dal romanico al rinascimentale, dal barocco al neoclassico.
Con Paola visitiamo naturalmente la bellissima biblioteca comunale dove da sola certamente  non avrei pensato di andare. Una mostra in corso presenta altre strutture in giro per il mondo. 
Non so da chi nominata, ma Trento risulta essere Città per la pace 2011, ovunque un sacco di manifesti. Lungo il muro esterno di Palazzo Thun, l'attuale municipio, significativa residenza gentilizia frutto di trasformazioni di edifici medievali nella seconda metà del quattrocento e che durante il Concilio di Trento ha ospitato varie congregazioni religiose, ci sono appesi disegni e riflessioni  dei bambini delle elementari.

 Per Ghaida della seconda C, non essere violenta a scuola vuol dire scusarsi e non essere maleducati. Saggia interpretazione, andrebbe bene dappertutto.
Alla sua compagna Alessia, invece, non piace dare le botte. Immagino che per non uscire fuori tema abbia volutamente omesso di scrivere che non le piace neanche riceverle. 

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