venerdì 16 giugno 2017

Il Re Sole a Caorle???

E Caorle che, ovviamente sbagliando, avevo immaginato come una località adriatica nazional popolare priva di interesse, mi colpisce per le sue bellezze. Prima di tutto "la Scogliera Viva", un'iniziativa che ha trasformato il lungomare della cittadina in uno straordinario parco scultoreo a cielo aperto, di giorno sotto il sole e la notte sotto le stelle. Ideata a partire dal '93 dal comune di Caorle e con finanziamenti della Comunità Europea, numerosi artisti nel corso degli anni hanno  regalato nuove vita e forma a pietre e massi la cui unica funzione era inizialmente quella di scogliera per proteggere la città vecchia dalla forza dei flutti del mare. Un concorso internazionale biennale premia il "masso" più bello. 
Semplicemente fantastico! Nella passeggiata da un lato si viene accompagnati dalla vista delle coloratissime case del centro storico, dall'altro i blu e i verdi del mare e in fondo alla diga l'immagine suggestiva dell'antica ed affascinante chiesa della Madonna dell'Angelo. Una chiesa "miracolata" ,se così si può dire, perché una targa informa che durante la spaventosa inondazione marina del 1727, malgrado le acque fossero altissime, non una sola goccia pare sia entrata nel santuario. Quanti miracoli compiono queste Madonne....ho pensato a Perast in Montenegro e alla sua Madonna dello Scoglio. (http://www.saranathan.it/2016/10/perast-e-nostra-madonna-dello-scoglio.html)
Una sosta alla darsena dell'Orologio, magnifico approdo nautico in pieno centro storico che trovo assomigli al porto di Grado, anche lui parte integrante della vita cittadina e poi via, con cono gelato in mano,  fra le antiche case rimesse a nuovo e tutte dipinte e per le coloratissime calli, affollate di ristoranti e negozietti, "calle lunga", "calle del vento", anche il loro nome è semplice e bello come si addice a un borgo di pescatori.

Angoli di fascino e poesia a volontà, interessante pure il Duomo sorto sulle rovine di una preesistente basilica paleocristiana come testimoniano i numerosi reperti rinvenuti e conservati all'interno della basilica e nel giardino della contigua casa canonica. Certo  resta un enigma da risolvere. Cosa ci fa quella gigantografia di Luigi XIV di Borbone in una piazzetta di Caorle, o meglio in un "campo" come si chiamano le piazze veneziane? Non mi risulta che il sovrano sia mai venuto da queste parti, eppure è proprio quel dipinto del 1701 del Re Sole di Giacinto Rigaud che si trova in tutti i manuali di storia a fare bella mostra di se. Il mistero resta fitto, però l'ambientazione è stupenda.
E per me che adoro i paesaggi lagunari, l'ultimo dono di Caorle, forse il più bello, è proprio la visita alla laguna dove i fiumi Lèmene e Livenza si congiungono al mare. Grazie davvero cara Franca di avermici portata. La laguna di Caorle, una delle più grandi dell'alto Adriatico, è naturalmente un'area naturalistica protetta con grande varietà di pesci e numerosi uccelli migratori e stanziali. Nel passato la laguna costituiva il luogo in cui vivevano i pescatori con la famiglia. Le loro abitazioni erano i "casoni", tipiche costruzioni in legno e canna palustre, qualcuna è ancora visibile. 
Con grande faccia tosta chiediamo a un signore che sta bagnando il giardino di farci visitare il suo casone. Con quelle grandi tavolate all'interno gli chiedo se per caso è un ristorante, ma no, lui ci riceve gli amici e fanno bisboccia, si scusa pure per non avere il tempo di offrirci l'aperitivo. Grande ospitalità italiana!!! Manco a farlo apposta l'amabilissimo signore è uno dei pochi rimasti a conoscere la tecnica per ripararli e viene costantemente sollecitato. Sul portale turistico di Caorle leggo anche che Hemingway conosceva bene questo meraviglioso paesaggio perché ci è venuto più volte a cacciare ospite di un amico veneziano. Le giornate trascorse a caccia in laguna hanno ispirato allo scrittore alcune pagine del romanzo "Di là dal fiume e tra gli alberi" (1950), evocazione  narrativa di questi luoghi in inverno.








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