giovedì 4 settembre 2014

Cadice davanti all'oceano




A Cadice tutte le epoche e tutti gli stili sono rappresentati: palazzi classici, neoclassici, moreschi, barocchi, modernisti come la stupenda casa Mayol, eclettici come quella dove è nato il compositore de Falla e una targa lo ricorda, case dove nel patio, invece di piante, fiori e fontanella ci trovi addirittura installata una cappella di preghiere e ti stupisci che in questa Spagna così austeramente religiosa e fieramente impregnata del suo passato sia possibile il matrimonio omosessuale, coraggioso connubio di conservatorismo e adeguamento a costumi e tempi che cambiano.
Ma Cadice è innanzitutto città di mare ed a lui dedichiamo il nostro pomeriggio. 
Per cominciare pranzo di pesce al modernissimo bar-ristorante Quilla, di fronte lo spettacolo sempre affascinante delle barche arenate per la bassa marea, grande folla domenicale sulla spiaggia della Caleta, racchiusa fra due fortificazioni. 
Mi è piaciuto molto il "Balneario de las Palmas" di primo novecento, tutto di legno, costruito a sostituzione dei precedenti Bagni del Real. Di forme moderniste (denominazione dell'art nouveau spagnola) con evocazioni orientali, trovo ricchi di fascino questi stabilimenti balneari di sapore rétro e penso a quello di Varna sul Mar Nero, a quelli di ferro sulle chilometriche spiagge della Normandia o sulla costa sud inglese. Leggo che qui hanno girato una scena delle serie 007, "La morte può attendere" del 2002, ma francamente non me la ricordo.

Infine la passeggiata verso il "Castillo de San Sebastian", completamento diroccato e vuoto al suo interno, ma  con  l'oceano che ti accompagna lungo il corridoio di pietra per raggiungerlo. Sullo sfondo la cupola gialla della cattedrale. 




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