martedì 25 giugno 2013

a Nizza un'estate intera per Matisse

C'è già un mio post di Matisse a Nizza (la-collina-di-cimiez-e-matisse), ma urge parlarne ancora per una grande novità. Quest'estate Nizza non ha proprio badato a spese, e con i tempi che corrono ci vuole un bel coraggio, organizzando tutta una serie di iniziative nei vari spazi espositivi cittadini  per festeggiare i 50 anni del museo Matisse. Ho curiosità di vedermi tutte le mostre in merito, ma per intanto sono già stata a Cimiez per godere dell'esposizione più importante, oli mozzafiato provenienti dal parigino Centre Pompidou, dal MoMa di New York, dal Philadelphia Museum of Art, dalla National Gallery di Washington  e dal Baltimora Museum of Art solo per citare qualche provenienza prestigiosa, spedizione e assicurazioni delle opere saranno costate un patrimonio.


In ogni sede lo sviluppo di un tema diverso legato al sommo artista.
Al Museo Matisse: "Matisse. La musica all'opera", al Museo diArcheologia: "A proposito di piscine" (prendendo spunto dalla donazione del nipote dell'artista al museo della monumentale ceramica "La piscina", guazzi ritagliati del 1952  conservati al MoMa), al Théatre de la Photographie et de l'Image: "Donne, muse e modelli", al Mamac: "Bonjour Monsieur Matisse! Incontri" dove si esplora la sopravvivenza dell'iconografia matissiana dagli anni '60 fino a oggi  attraverso i lavori di diversi artisti, a Palazzo Lascaris nella vecchia Nizza: "Matisse. Gli anni Jazz" focus sul celeberrimo libro Jazz (1943-47), al Museo Massena: "Palme, Rami di Palma e Palmette", mostra monotematica dedicata alle palme sempre presenti nel panorama mediterraneo della Costa Azzurra e nei quadri del pittore, al Museo di Belle Arti Jules Chéret: "Gustave Moreau, Maestro di Matisse" e alla Galleria des Ponchettes: "Matisse in Cartellone" affiche concepite o supervisionate dall'artista. Risultano evidenti ricchezza e varietà del materiale espositivo, solo l'imbarazzo della scelta.

Matisse: Nature morte d'après Jean Davidsz de Hem "La desserte" 1915
Il percorso dell'esposizione "Matisse. La Musica all'opera" si organizza intorno a due grandi nuclei: "Il silenzio della musica" che sottolinea il legame intimo che ha sempre unito Matisse alla musica e le diverse rappresentazioni che egli ne da nella sua opera e la "Sonorità del colore", illustrazione delle corrispondenze intuite dal Maestro fra il colore e il suono, come egli stesso, che in gioventù aveva pensato di diventare "violinista virtuoso", ha avuto modo di sottolineare: "Certes la musique et la couleur n'ont rien de commun, mais elles suivent des voies parallèles. Sept notes, avec des légères modifications, suffisent à écrire n'importe quelle partition. Pourquoi n'en serait-il pas de meme pour le plastique?" Come non pensare a corrispondenze e sinestesie baudleriane? E l'ascolto della musica lo accompagna certamente mentre era al lavoro, sempre presente una radio al capezzale del letto e in una lettera consiglia di fare altrettanto a un amico. Uditore attento e appassionato, ma anche esecutore lui stesso  come leggo sul bellissimo catalogo di Matisse a Nizza " Lavoro & Gioia" che presenta tutte le esposizioni ora in corso. Ci sono le parole riferite in una conversazione dalla moglie Amélie Parayre: " A' Nice, en 1918...il se mit à étudier très sérieusement le violon, et comme un jour, je lui en demandais la raison, Henri me répondit...c'est un fait que je crains de perdre la vue et de ne plus pouvoir peindre. Alors j'ai songé à une chose: Aveugle, on doit renoncer à la peinture, mais pas à la musique..."
   da sinistra: Le Violiniste 1917- La Musique (schizzo) 1907- le Violiniste à la fenetre, Nice,1918


"Toutes mes couleurs chantent ensemble, c'est comme un accord de musique....".  "Il faut peindre comme on chante, sans contrainte....avec aisance et une apparente facilité"


da sinistra: Intérieur à la boite à violon 1918-19. Violiniste et jeune fille (Divertissement), 1921

Anche la danza con la sua musicalità rappresenta un tema ricorrente nell'opera di Matisse. " La danse est une chose extraordinaire: vie et rythme. Il m'est facile de vivre avec la danse" e straordinari non sono solo i paramenti religiosi concepiti per la Cappella del Rosario di Vence, inno gioioso alla spiritualità, ma anche i costumi disegnati per il balletto "Le chant du rossignoli" con la magica regia di Diaghilev, deus ex machina dei Balletti Russi  e la coreografia di Massine, rappresentazioni  a Monte- Carlo nel 1920.
Matisse: La Vague, intorno al 1952

Henri Matisse: La Piscina - Ceramica, due pannelli
Il sottotitolo della mostra " A proposito di piscine" al Museo Archeologico adiacente al Museo Matisse è: "dalle piscine antiche alla rappresentazione contemporanea del corpo con l'acqua" che ben sottolinea come il tema dell'acqua sia strettamente legato al sito di Cimiez, sia per i resti delle antiche piscine termali, sia per la presenza del battistero paleocristiano, simbolo dell'azione iniziatica dell'acqua sullo spirito. Come Matisse con la sua opera "la Piscina" esplora movimenti e percezioni del corpo nell'acqua, così fanno gli artisti contemporanei presenti nella mostra attraverso le più recenti strade espressive dell'arte come fotografie, video e filmati. Anche i reperti archeologici del museo si integrano con la mostra quasi a sottolineare un'eterna continuità dell'acqua e dell'uomo fra passato e presente.

Marie Paul Nègre: Série A' fleur de l'eau 2000-2012




 E' a Nizza che Matisse realizza la maggior parte delle sue opere, dal 1917 fino alla sua scomparsa nel 1954. 
"Quando ho capito che ogni mattina avrei rivisto questa luce non potevo credere alla mia fortuna", parole di gioia e di amore dell'artista per la città che in questa estate 2013 lo ricambia alla grande.



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