giovedì 25 gennaio 2018

Cambo: benessere, Cyrano e nasi a volontà

Meno di sei km. separano Espelette da Cambo les Bains, solo dieci minuti di macchina, eppure la rivoluzione panoramica è totale, dal ruspante borgo al peperoncino si approda a una raffinatissima stazione termale art déco. Nessuna recinzione dell'area, nessuna esclusione per il pubblico, una cittadella del benessere aperta coi suoi giardini e il tripudio di piante, palme in particolare, sia agli ospiti intenti a curare vie respiratorie e reumatismi che ai curiosi che vogliono fare una passeggiata e buttare un occhio dentro. Raccolta ai piedi dei Pirenei, attraversata dai meandri del fiume Nive e poco distante dall'oceano, Cambo-les-Bains è l'unica stazione termale dei Paesi Baschi e dopo che a Montegrotto ho rotto il ghiaccio con le terme vale davvero la pena di farci un pensierino, un posto magnifico. 
La scoperta di sorgenti di acque sulfuree e ferrose dalle molteplici proprietà curative risale lontano nel tempo, ma è a partire dall'800 che la stazione termale e climatica si afferma, dapprima per una clientela locale e spagnola e poi sempre più internazionale e non mancano le teste coronate e gli ospiti illustri. Si apprezzano i benefici delle acque, ma anche l'aria pura, la posizione geografica privilegiata fra campagna, colline e oceano, la famosa Biarritz è a un tiro di schioppo. Di Cambo se ne innamora anche Edmond Rostand, piuttosto giovane ma già carico di gloria grazie alla mitica Sarah Bernhardt che interpreta le sue opere e soprattutto grazie al successo del suo Cyrano de Bergerac. Nel 1900, a Cambo, inizialmente lo scrittore  viene per un soggiorno momentaneo, il tempo della guarigione da una brutta pleurite contratta probabilmente fra le correnti d'aria dietro le quinte dei teatri parigini, ma il luogo lo conquista e vi si stabilisce con tutta la famiglia. Inizierà così la splendida avventura di Arnaga.  
                                                       Villa Arnaga di Edmond Rostand


L'esperienza della visita a Villa Arnaga di Edmond Rostand è stata davvero entusiasmante e raccontandola  riprovo la gioia di quell'incontro, ma procediamo con ordine. A piedi o a cavallo Rostand percorre in lungo e in largo la campagna intorno a Cambo alla ricerca di un terreno dove concretizzare il suo grandioso progetto, un giardino alla Versailles con vista su valli e campagna circostanti e una grande fattoria basca rivisitata. Nel 1902 trova e acquista infine l'area con gli ettari necessari e, come Gabriele D'Annunzio per il suo Vittoriale sul lago di Garda, lo scrittore si dedica anima e corpo a ogni dettaglio di questa realizzazione, fulcro futuro dell'intellighenzia parigina, letterati, il mondo del teatro, amici, che verranno in visita e a passarvi le vacanze. "...Je ne m'étonne plus que Cambo captive et guérisse. Jamais un malaise, jamais une fausse digéstion, jamais une insomnie, une fatigue matinale.....On avale de l'air comme un plat de mais nutritif et suave. On se lève à sept heures, on joue à la pelote, on déjeune dès qu'on crève de faim...." scrive Jean Cocteau in una lettera alla madre

.Se il giardino è un tripudio di fiori e di piante, anche arca di Noè all'epoca perché pare circolassero in libertà cani, cavalli, pavoni, cigni, gli interni sono ancora più stupefacenti, sembra di trovarsi in mezzo a scenografie teatrali piuttosto che in una casa, atmosfere calde e sorprendenti. Rostand ha passato ore interminabili a disegnare personalmente acquarelli e bozzetti, a studiare ogni dettaglio decorativo e di arredo, a fare minuscole maquette, più meticoloso di un vero architetto,"innumerevoli Arnaga, costantemente modificate, perfezionate, escono dalle sue mani pazienti" annoterà il politico amico Paul Faure nel suo libro di ricordi  "Vingt ans d'intimités avec Edmond Rostand". Sfilano più stili, dall'Impero all'art nouveau e déco, sfilano le numerosissime stanze una più bella dell'altra, sfilano stupendi parquet di legno e mattonelle Modern style allora in voga, elettricità, telefono, caloriferi ad aria calda e la sala d'idroterapia in bagno danno l'ultimo tocco di confort moderno.
Ma non basta, per completare l'effetto teatrale dei luoghi, Rostand fa appello a un certo numero di pittori in voga come Henri Martin e Gaston Latouche per quadri, pitture e fregi murali da integrare alla casa. Bellissima la biblioteca tutta dedicata alla sua opera più celebre, quel Cyrano dal naso impossibile di cui si possono ammirare varie declinazioni e una lunga fila di attori. C'è anche il Caesar, il più ambito premio cinematografico francese, che Gérard Depardieu ha ottenuto per la sua interpretazione nell'omonimo film. E poi disegni, lettere, fotografie, scenografie, maquette che d'opera in opera raccontano la saga del poeta-scrittore-drammaturgo Edmond Rostand.
Leggo che la casa ha suscitato diverse polemiche e pareri contrastanti, io l'ho trovata semplicemente stupenda proprio per l'assenza di omogeneità stilistica e la teatralità che taluni le rimproverano, la visita è uno spettacolo e a me piace andare a teatro, ci sono persino dei burattini nei cassetti.  Dopo la morte dello scrittore la casa è stata venduta nel 1922 a un armatore brasiliano che la cede nel '45 a un industriale tessile. Nel 1961 finalmente il comune di Cambo-les-Bains acquista la proprietà e la trasforma in museo. Termino ripetendo quanto ho già scritto durante la recente visita delle ville venete, che mi acconterei cioè delle scuderie.

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