venerdì 1 giugno 2012

Buda

Làssù in alto, sul versante sinistro del Danubio, Buda si fa ammirare e con la funicolare la si raggiunge in un attimo. La cittadella domina maestosa e sembra volere  per se tutta la collina; raso al suolo e ricostruito almeno una mezza dozzina di volte, il Palazzo Reale forma un gigantesco complesso architettonico dove ogni pietra nasconde dei segreti perchè ha una storia di ben 800 anni. Dalle rovine delle mura medievali alla cupola neobarocca, ogni epoca ha lasciato le sue tracce e la monumentalità dei luoghi fa sentire minuscolo lo spettatore.

Generosamente la cittadella offre panorami mozzafiato sull'altra metà della città, di fronte si erge Pest con l'incredibile palazzo del Parlamento e l'isola Margherita, polmone verde in mezzo al fiume di una metropoli che per la verità di verde ne ha proprio tanto; grazie alla musica di sorridenti strimpellatori, il sole e il cielo blu, tutto sembra ancora più bello.
La collina di Buda offre i più importanti musei della città, il Museo di Storia di Budapest, la Biblioteca Nazionale e  la Galleria Nazionale Ungherese, dove attualmente si tiene una mostra di Kàroly Ferenczy (1862-1917), quello che viene considerato il più significativo esponente impressionista e post-impressionista nonché l'iniziatore della pittura moderna del paese. Nato a Vienna, profondamente cosmopolita, Ferenczy ha studiato e vissuto in molte capitali, Monaco, Roma, Napoli. Leggere di lui e vedere le sue opere presentate per divisione tematica, ritratti, paesaggi, nudi, la serie biblica, è stata anche l'occasione per conoscere la Scuola di Nagybànya (Baia Mare in italiano), di cui il nostro è uno dei fondatori; la scuola, formatasi in questa  località rumena a una settantina di chilometri dall'Ungheria a cui hanno aderito più artisti, è sorta a inizio '900 in reazione all' accademismo di Monaco e attinge ispirazione dall'impressionismo francese e dalle nuove correnti pittoriche di inizio secolo.

Poco distante, l'unico teatro del 18° secolo ancora in attività, ora sede stabile del Balletto Nazionale. Lunghissima la storia del luogo: nel XIII° secolo chiesa francescana,  moschea nel periodo ottomano, poi rasa al suolo e infine ricostruita nel 1736 come chiesa carmelitana e aperta come teatro nel 1787. Una placca commemorativa ricorda che Beethoven vi ha dato un concerto nel maggio del 1800.Con le amiche abbiamo assistito a una bella rappresentazione di danza fra il folklorico e il moderno.

  Girando per le strade tutte restaurate del vecchio borgo, stupendi di notte come di giorno guglie e  tetti della chiesa di San Mattia, il più importante monumento cattolico dell'Ungheria con mille anni di storia sulle spalle dove diversi re sono stati incoronati. Qui si tengono certe sere dei concerti d'organo e la tradizione risale al 1867, data della creazione della Messa Ungherese per l'Incoronazione di Franz Liszt per Francesco Giuseppe e la sua Elisabetta divenuti sovrani d'Ungheria.
La qualità dell'acqua del rubinetto di Budapest è ottima se paragonata alla nostra, fresca e dolce, assaggiare per credere. In Ungheria sono registrate circa 1300 fonti termali e ben 150 terme di acqua calda. La capitale vanta una ventina di stabilimenti balneari e 13 bagni termali, inutile decantarne piacere e benefici, li conosciamo tutti. Quale luogo migliore allora per riposare le stanche membra a fine giornata se non andare ai Bagni Gellért?
Che luogo fantastico! E' uno dei più imponenti e begli edifici di stile secessionista costruito sulle rive del Danubio a Buda. E' spettacolare dentro e fuori, con quella atmosfera rétro e un pò trasandata che attribuisce al luogo un'atmosfera così particolare. 
Nelle otto vasche ricche di calcio, magnesio e bicarbonato, salutari per dolori articolari e artrosi, le temperature vanno dai 26 ai 38 gradi. Molte le parti comuni, ma se dal lunedì al sabato ci sono due termari divisi per donne e uomini, alla domenica, e bisogna naturalmente indossare il costume, i due ambienti diventano misti. Abbiamo  scelto il giorno giusto e con una grossa invidia devo dire che il termario maschile è molto molto molto più bello, anzi, straordinario, sembra di entrare in un quadro Art Nouveau  tutto decorato nei minimi dettagli con ceramiche Zsolnay e una raffinatissima gradazione di blu e cobalto e azzurri acqua marina che non ti stancheresti di guardare.


Per terminare la giornata a Buda, la sera tutte intorno a un tavolo dell'elegante ristorante di fronte alla chiesa
di San Mattia, vinello buono a detta delle non astemie, goulasch e strudel a gogo, chiacchiere interminabili interrotte solo da un improvviso silenzio collettivo per lo studio del menù, chiese e  vecchi palazzi tutti illuminati intorno.    


1 commento:

  1. grazie sara! emozioni rinnovate attraverso la lettura del testo e attraverso le bellissime foto ... che fortuna che il vecchio apparecchio sia finito dove tu sai. bacioni, liliana

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