Da una parte mi dispiace, non avrò più la scusa, vedi voce nipotino, di tornare ogni due mesi nella ville lumière, che amo tantissimo, a vedermi l'ultima mostra o un nuovo quartiere; dall'altra sono contenta perché conosco poco Bordeaux e dintorni, il cosiddetto sud-ouest che adesso è quanto mai in auge, pare che l'antica "Burdigala", con il suo centro storico Patrimonio dell'Umanità Unesco dal 2007, sia in testa alle graduatorie francesi fra le città più amate e per la qualità della vita. Finite le 8 ore di treno Milano-Parigi gare du Nord attraversando le Alpi innevate, è iniziata l'era Easyjet, volo diretto di un'ora e 20 minuti Malpensa-Bordeaux aeroporto di Mérignac, 120 euro fra andata e ritorno e anche di meno se si prenota in anticipo.
La prima andata, giovedì scorso, non è iniziata sotto i migliori auspici, con la carta di imbarco già vidimata, fatto check-in e tutti in coda in procinto di partire, si annuncia all'ultimo momento un guasto tecnico, morale della favola aspettando un aereo da Londra siamo partiti alle 9 di sera invece che alle previste 15.55. Se si pensa che ero alla Malpensa dalle 14, si è trattato di 7 ore "inutili". In realtà non sono state inutili e non me ne sono accorta, sono volate perché l'attesa si è trasformata in un simpaticissimo happening: Lucia e Sara, due amiche che abitano a Magenta con i rispettivi mariti e che hanno preso l'abitudine di farsi un fine settimana al mese alla scoperta di nuove città, Claudia, giovane milanese in carriera in visita dalla cugina e Mareva, redattrice-traduttrice di Bordeaux che vive a Genova e che andava a trovare i genitori a casa. Persone totalmente sconosciute pochi attimi prima che si ritrovano per alcune ore a chiacchierare, mangiare insieme, darsi del tu, raccontarsi vita, morte e miracoli come se si conoscessero da sempre. Bellissimo, queste sono le sorprese dei viaggi che mi entusiasmano.
Cinquanta metri a piedi da Place du Parlement e sei sulla spettacolare Place de la Bourse con lo specchio d'acqua. dove Noam come tutti gli altri bambini si diverte a giocare e soprattutto incontri la Garonna che sorta nei Pirenei e dopo aver attraversato Spagna e Francia termina il suo corso vicino a Bordeaux, nell'estuario della Gironda. Il lungofiume è stato completamente ristrutturato, vento, giardini, fiori e panchine a volontà. Quello che era un tempo un attivissimo porto fluviale, il collegamento più corto fra il Mediterraneo e l'oceano Atlantico, si è trasformato in sosta in pieno centro città per crociere di lusso, non ho visto neanche l'ombra di un peschereccio mercantile. Queste note per quanta riguarda dei frammenti di mia storia personale, per chi vuole saperne e vederne di più di Bordeaux e dintorni, consiglio di aspettare i miei prossimi post.
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