giovedì 21 agosto 2014

c'è viaggio e viaggio

Certo che c'è viaggio e viaggio: pressoché immobile, io ne ho appena fatto uno di due settimane che è totalmente gratuito, non servono valige, prenotazioni d'albergo, biglietti di treno o aereo, niente code sull'autostrada,  ma in compenso schiena e cuore d'acciaio e sto parlando del viaggio che fa una nonna, come la sottoscritta, quando ha la gioia di accogliere in vacanza a casa sua l'adorato nipote, il primo e per il momento unico, un soldino di cacio che sta per compiere un anno. Serve una schiena d'acciaio perché tenere in braccio dieci chili e passa di tenerissima carnina umana che vorrebbe compiere i primi passi, ma ancora non c'è la fa da solo, è una sfida non da poco per la colonna vertebrale e non la sua, s'intende, ma la mia;

serve un cuore d'acciaio perché le emozioni sono tante: il miracolo della vita che continua, scoperte e conquiste del giorno per giorno di chi vedi crescere e apprendere, la responsabilità della trasmissione perché ogni tuo gesto, ogni parola, rappresentano un sassolino significante che lanci, consapevole o no, sul suo cammino, la felicità smisurata che suscita ogni suo sorriso integro e la fiducia incondizionata che sanno esprimere due manine tese verso l'abbraccio; se ci pensi, sono gioie ed emozioni da infarto. Fare la nonna è una attività a tempo pieno, altro che scrivere blog, manco il tempo di fare pipì, il pargolo è in realtà un magnifico tiranno che esige attenzione e dedizione assolute. Adesso il ciclone fisico ed emotivo è ripartito, due giorni di ozio assoluto per riprendere le forze in tutti i sensi e posso ritornare ai miei lenti ritmi abituali, le foto di Siviglia e le note di un viaggio andaluso che sprizzava bellezza da ogni poro.

  

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