lunedì 2 maggio 2016

"rive droite" a Bordeaux

Certo che invidio  quelle nonne i cui nipoti abitano nella stessa città, magari persino nello stesso quartiere con la gioia di una frequentazione quotidiana, io invece mi sono ormai rassegnata al ruolo di nonna pendolare, cinque intensissimi giorni ogni due mesi, ma non mi lamento, conoscendo mio figlio e la sua passione per i paesi in capo al mondo, poteva andarmi peggio, aveva preso in considerazione persino un posto nella Guyana Francese, mamma mia....Ormai sono una habituée dei cieli, Malpensa 2 volo Easyjet delle 11,45, un'ora e 15 minuti fra le nuvole ed  ecco Mérignac. Noam cresce a vista d'occhio e io rimbambisco ogni volta, innamorata persa, comunque adesso è più autonomo ciò che rende facile andare in giro per vedere ogni volta qualcosa di interessante  insieme. Lunedì sole e pioggia in alternanza, solo una passeggiata per il centro storico, per esempio in piazza Notre-Dame du Chapelet, dal nome dell'omonima chiesa settecentesca lì accanto, con la stupenda corte Mably che vi si affaccia, una corte ideale per giocare a nascondino. Nel centro della piazza troneggia la statua del gran pittore Francisco Goya che, non lo sapevo proprio, dal 1824 al 1828 ha soggiornato più volte a Bordeaux con famiglia e vi è anche morto all'età di 82 anni.
Martedì scorso invece un sole che levati, occasione per attraversare il ponte e  per la prima volta visitare l'altra sponda del fiume, mi si dice essere popolare e non particolarmente interessante, « Ce n’était pas noble de résider rive droite, on sentait que les gens hésitaient vraiment à traverser le pont », ma a me è piaciuta tantissimo. Ci accoglie la statua di un mega leone sfaccettato come le pietre di un gioiello e un pontile bar-ristorante, L'Estacade, perfetto per la sosta caffè e il panorama della Bordeaux storica di fronte.
        
        
Stupendo, la sponda lungo la Garonna è tutto un prato e un tripudio di alberi, sembra davvero di essere in campagna, sull'altro lato del marciapiede sfila il nuovo quartiere residenziale "la Bastide". La nostra prima meta è il Giardino Botanico dove, suddivise in diverse aree, vengono rappresentate le varie tipologie di flora della regione, quella del fiume e quella davanti all'oceano, i fiori dell'erba cipollina dell'orto e le foreste all'ombra delle dune; si fanno ammirare in particolare una straordinaria "Flamingo"dalle foglie rosso fuoco e la ricostruzione moderna di un'area lagunare.

Seconda meta altrettanto interessante proprio accanto al giardino botanico è lo spazio Darwin, un'area polifunzionale ancora in divenire che sta completamente trasformando la caserma dismessa Niel. Costruita nel 1876 in occasione della guerra franco-prussiana, questa caserma è veramente un bel condensato di storia francese: nel '40 è stata naturalmente requisita dai tedeschi che vi tenevano i prigionieri spagnoli destinati a costruire la base sottomarina (non l'ho ancora visitata) e poi a partire dagli anni '60 una caserma sui generis perchè aperta alla gente del quartiere con una bella squadra di calcio e i bambini degli operai che potevano venire a nuotare nella sua piscina con gli allenatori in divisa.
Nel '72 la caserma militare cessa la sua attività e nel 1995 l'esercito cede quest'area di 31.000 metri quadrati alla comunità civile di Bordeaux. Anni di lenta agonia e di abbandono, ma nell'attesa di un serio piano comunale di ristrutturazione, dal rigore in uniforme la ex-caserma Niel è diventata il paradiso di artisti di strada e dei cultori dello skate board e non solo,  uno degli hangar è diventato teatro del progetto eco-responsabile Darwin con spazi per start up e coworking, un bellissimo fermento di giovani, di progetti e di idee. http://www.darwin-ecosysteme.fr/
Sarà anche uno spazio alternativo per i giovani, però è proprio bello anche per i meno giovani come me e ci puoi fare di tutto, la spesa al supermercato biologico, mangiare, lavorare, giocare a flipper, confrontarti con gli amici, passeggiare, praticare lo skateboard, vedere dei prototipi di case mobili e modulabili nate dalle utopie degli anni '60 e persino uno splendido gallo che si aggira fra gli esperimenti di fattoria urbana del progetto Darwin.
Noam si era messo beatamente a dormire in passeggino e io cominciavo a preoccuparmi per la scarpinata del ritorno quando è spuntato per incanto un battello navetta che in cinque minuti ci ha riportati sulla rive gauche in piazza della Borsa. C'era chi si riposava sull'erba e chi suonava trombe e tromboni, era un gruppo di allegri studenti universitari. Una bellissima giornata!!!







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