lunedì 10 gennaio 2011

per favore, lasciateci le lacrime!!!

Sul Corriere della Sera di sabato 8 gennaio ho letto un articolo a firma Maria Luisa Agnese che mi ha molto turbato. La giornalista relata di uno studio apparso sulla rivista scientifica Science di un gruppo di ricercatori israeliani dell'Istituto Weizmann. Oggetto della ricerca: la dinamica delle lacrime umane, partendo dall'analisi di quelle delle donne perché notoriamente ce ne sono molte di più in circolazione. Porco mondo, non si può nemmeno più piangere in pace! Le lacrime sono state osservate, vagliate, analizzate, studiate, vivisezionate, è venuto fuori che buttando in pattumiera millenni di commozioni, emozioni, gioie, sogni e delusioni, tutta la sfera dei sentimenti al gran completo finisce alle ortiche; nella comunicazione fra maschio e femmina la lacrima non sarebbe altro che un preciso segnale sessuale di rifiuto,  il suo codice chimico informerebbe che non è il momento di conoscersi bibblicamente, se ne riparlerà più tardi, il maschio annusa e i suoi livelli di testosterone si abbassano. Tutto qui? Aiuto!!! E io tutte le mie lacrime passate presenti e future dove le metto? Cuore in subbuglio, tormenti dell'anima, sussulti e fremiti di tutto il corpo, esplosioni di acqua a catinelle, silenziose gocce che inumidiscono il volto, occhi rossi, tutto questo trambusto interiore ed esteriore solo per comunicare che non è il momento di scopare? No, mi dispiace, rimarrò un'ignorante obsoleta sentimentale, ma non ci sto, che la scienza faccia  il diavolo a quattro, che indaghi pure negli anfratti più profondi del corpo, della psiche, del mondo minerale, animale, vegetale, siderale, che studi tutto quello che vuole, ma le mie lacrime no, quelle non si toccano e al diavolo le riviste scientifiche. 

1 commento:

  1. Da una lacrima sul viso ho capito tante cose .....
    (ma erano altri tempi)

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